ESSERE AL SERVIZIO AL TEMPO DEL COVID-19

 

 

"Quando il servitore e' pronto, il servizio appare a lui."

Ho sentito questa frase, non molto tempo fa, non ricordo in quale circostanza.

 

Viviamo in un'epoca in cui il concetto "essere al servizio" e' molto trascurato.

Ci siamo dimenticati della nostra dimensione divina. Ci siamo dimenticati da dove veniamo. Ci siamo dimenticati del nostro "SI". Un Si che abbiamo pronunciato, non verbalmente, ma intenzionalmente, a servizio del Disegno piu' grande.

Un Disegno che col tempo e' diventato un disegnino e poi qualcosa di incomprensibile ai nostri occhi ma da dover catalogare attraverso etichette, nomignoli o spiegazioni di vario tipo.

Al momento della nascita siamo completamente immersi in cio' che siamo, nell'esatto istante che viviamo, totalmente connessi a Luce Divina, Fiducia, Fede, Amore cosmico grazie ai quali siamo arrivati qui. Perche' comunque sia andata, se siamo qui, e' grazie ad un miracolo d'Amore. Quell'Amore che ha permesso che lo spirito si incarnasse attraverso il corpo. E, una volta qui, grazie al ricordare, e' quello stesso Amore che mi permette di ritrovare la connessione alla fonte, attraverso il sano soddisfacimento dei miei bisogni umani.

Ma noi ci siamo sconnessi dalla Fonte.

Completamente ignari dei nostri veri bisogni, siamo obnubilati da smania di potere sugli altri, dall'accumulo di denaro, da sesso, dall'abuso di parole, sport, cibo, tv, alcol e sostanze di vario tipo. Schiavizzati da vari tipi di dipendenza con le quali non vogliamo fare i conti e che ci sforziamo creativamente di mascherare con scuse di vario tipo.

State pensando che le mie parole siano dure? No. Non sono dure, sto chiamando le cose col loro giusto nome.

Potrei usare termini piu' edulcorati, ma quello che resta sotto avra' sempre un odore stantio.

 

Essere al servizio. Cosa vorranno mai dire, queste tre parole?

Credo che la missione piu' elevata che abbiamo, tutti, dal mondo minerale a quello vegetale a quello animale sia l'evoluzione. Evoluzione non intesa solo come evoluzione del singolo, ma del sistema. Ogni struttura composta da piu' parti che dipendono le une dalle altre secondo determinate leggi e che tendono ad un medesimo fine, e' considerata un sistema. L'Universo, e' composto da diverse parti il cui fine ultimo e' l'evoluzione. A volte, perche' il fine ultimo del sistema abbia la meglio, e' necessario che qualcosa o qualcuno venga sacrificato.

La Natura e' Maestra in questo: i cuccioli piu' deboli vengono lasciati morire. La Terra quando deve riassestare i suoi equilibri, trema, e noi con Lei.

Ma anche noi siamo parte di Tutto questo, anche noi siamo parte del sistema Universo che ci abbraccia ogni giorno.

Talmente tanto che abbiamo scelto di contribuire a questo Disegno evolutivo accettando di vivere le sfide che la nostra Anima ha scelto.

Piu' la sfida e' dura, piu' prendiamo confidenza col dolore, altro Grande Maestro, piu' facile e' aprirsi e accogliere la chiamata a prendere coscienza del Disegno Divino, iniziando a cooperare con il Sistema Universo per l'evoluzione del Disegno.

Cosa vuol dire cooperare al Disegno Divino?

Credo di poter dire che tutti noi abbiamo affrontato delle sfide nella vita che ci hanno insegnato, migliorato, moderato, espanso, avvicinati un pochino di piu' a chi siamo, alla nostra Essenza. Ognuno a suo modo. Da questi insegnamenti abbiamo tratto strumenti preziosi che possiamo scegliere di mettere a disposizione del mondo, con generosita', per condividere cio' che siamo, cio' che abbiamo appreso e aiutare gli altri.

Ci sono vari modi per farlo: cantare, ballare, cucinare, dipingere, insegnare, lavorare la terra, progettare strumenti tecnologici, andare a lavorare in ufficio con altre venti persone portando un'attitudine volta all'unione e alla comprensione, sostenere le persone attraverso la propria professione, curarle se si e' all'interno della sanita'. L'elenco e' lungo.

Il concetto e' mettere a disposizione del mondo, un talento, una risorsa, un progetto.

La strada per arrivare a capire quali siano i nostri talenti, le nostre risorse e di conseguenza capire quali sono i nostri progetti non e' sempre un sentiero asfaltato che scorre tra due bei campi fioriti. Spesso e' una salita impervia, in montagna con tempo variabile. Spesso e' anche una tavola da surf sul mare mosso, molto mosso.

Ma di questo parlero' in un altro articolo.

 

Quello che mi interessa approfondire ora e' che quando si arriva al punto in cui i talenti, le risorse emergono spontaneamente dalla luce che deriva proprio dall'aver scalato quella montagna impervia, surfato quel mare mosso, in quel momento, a quel punto, il passaggio di metterli a disposizione per il bene comune, e' automatico. Non esistono "se" e non esistono "ma". Li', dopo aver scalato la propria vetta, con il giusto sforzo, a quel punto si sa che ogni goccia di sudore e' servita ad insegnarci come procedere nella nostra vita.

 

Il punto e' che una volta che grazie al mio Si, ho portato avanti la sfida, con impegno, costanza, dedizione, fatica, una volta che ho compreso, ho iniziato il mio percorso evolutivo, parallelamente sorge una spinta inequivocabile dentro, pacifica, giusta, chiara, con la sua direzione. So dove andare. E so, che il posto in cui sto andando e' parte del Disegno piu' grande. Non e' il "mio" posto. Non e' il "mio" talento. Non e' il "mio" progetto.

E' il progetto che attraverso di me si sta manifestando per il bene comune.

Attraverso la mia evoluzione, si sta manifestando uno strumento utile a me per proseguire, utile a chi verra' dopo di me (cosi' come ogni passo di chi e' venuto prima di me e' servito a me, per arrivare qui) e utile al Disegno per compiere quel determinato passaggio evolutivo.

Essere al servizio e' una qualita' animica che arriva con un profondo lavoro di disidentificazione con tutto cio' che ho creduto di essere, mettendo in atto una profonda trasformazione che va dal chi pensavo di essere al chi sono.

 

Essere al servizio e' una tempesta d'amore che sale dal cuore e porta esattamente li, dove sappiamo di dover andare, senza tentennamenti, senza smania, lontani da avarizia e avidita', ricolmi di generosita' e umilta'. Disponibili a dire "sia fatta la tua volonta'" e contemporaneamente aperti e preparati da sapere che se quella non dovesse essere la strada giusta, al servizio, in quel momento, sapremo leggere i segnali che ci permettaranno di aggiustare la rotta.

Ogni cosa che esiste nella nostra vita, l'abbiamo creata. Ci serve, ogni cosa e' uno strumento utile per poter evolvere. Tutto cio' che accade fuori e' una proiezione del film che c'e' nel nostro mondo interiore. Tutto: il Sole, la Luna, le Stelle, il sorriso di un bambino, l'abbraccio di un amico, il sostegno del proprio compagno cosi' come le guerre, gli inganni, la storia imposta dei 12 vaccini, il Covid-19.

La responsabilita' che ho e' quella di dare voce a cio' che mi va bene e a cio' che non mi va bene. Ma la trasformazione accade solo nel momento in cui integro anche la parte che non mi piace, non per aderirvi, ma per uscire dal meccanismo della reazione. Se entro in reazione rispetto alle cose, mi schiero, accuso chi la pensa in modo diverso da me, altro non faccio che aderire al vecchio giochino dove la trasformazione non puo' avvenire.

Essere al servizio e' una qualita' che mi permette di sviluppare il testimone che e' in me per poter osservare ogni cosa, con attenzione e presenza ma restando, essendo, al servizio.

Non sono io che decido. Non sono io che controllo.

L'unico compito che ho e' quello di evolvere, al fine di contribuire all'evoluzione globale, lasciandomi guidare dal Disegno.

Naturalmente, posso sempre appellarmi al libero arbitrio. La scelta ultima, spetta sempre a me. L'attitudine interna, la spinta verso la quale voglio dirigere la mia attenzione, come voglio vivere, e' una mia liberta'.

 

Entrare nella resa verso al Disegno Divino, e' una Medicina molto potente per me e per chi mi sta intorno.

La resa e' un'attitudine di chi e' al servizio.

Nulla a che vedere con l'arrendevolezza che racchiude in se' un senso di perdita, lo stato di cio' che avrei voluto ma non sono stata in grado di ottenere ma in fondo in fondo ancora lo vorrei pero' mi arrendo perche' sono stanca, ho poca energia e poca vitalita'.

La resa e' uno stato vigile, presente, fuori dalla lotta, fuori dal conflitto, fuori dalla reattivita'. Presenza e Silenzio interiori, sono alleati fidati della resa. La resa e' uno stato di Grazia in cui mi sento profondamente al servizio del Disegno, nella fiducia che ogni cosa e' per il meglio.

Questi tempi di quarantena, di isolamento, di silenzi, di lontananza fisica, di cambiamento drastico delle nostre abitudini, di emozioni che si muovono a volte nella luce della nostra consapevolezza e altre volte nell'ombra, sono tempi che possono essere difficili se entriamo nella lotta, nel voler capire a tutti i costi, nel catalogare, risolvere velocemente; possono diventare massacranti se ci schieriamo, a spada tratta, con una teoria o con l'altra, chiudendo ad ogni possibile apertura; se a tutti i costi cerchiamo qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa, possono diventare tempi profondamente tossici e velenosi.  Possono pero' diventare tempi di grande apertura con risorse dentro e fuori da noi che neanche pensavamo di avere, se entriamo in connessione con il nostro essere al servizio del Disegno. Possono diventare tempi in cui sviluppiamo l'antidoto dentro di noi, e non solo quello legato al piano fisico, ma anche quello legato al piano emozionale e spirituale, se entriamo con fiducia e fede nella resa profonda. La resa nel processo che nel piccolo, ognuno di noi sta attraversando e nel grande, l'Universo sta attuando a sua volta, con il fine ultimo di evolvere. Senza bisogno di sapere verso cosa, l'evoluzione e' per il meglio, sempre. E la fiducia nel Disegno e' la strada che ci conduce alla resa.

 

E' arrivato il tempo di ricordarci di quel Si, pronunciato tanto tempo fa, al servizio del misterioso Disegno Divino.

 

Francesca Tamai 

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